giovedì 29 agosto 2013

Racconti da una nube tempestosa

     il test è ,
ritorno - punto zero.
sublimazione dell'etere,
 consapevolezza del punto unico infero-
avvolgente l'inestimabile


Discorsi fantasma

passo il non tempo fra la gente, osservandola
 vedere gli sguardi delle persone passarti attraverso, sentirsi evanescente,
farsi due risate tanto per non restare nel vuoto,
navigo nel mio silenzio mentale mentre le persone continuano al loro gioco
incuranti,
entro ed esco dai loro discorsi come se fossi un dildo di 1cm,
 non ho nulla da lasciare a menti perse,
 mi sento solo anche in mezzo a mille persone,
a volte ricerco sguardi interessati ma trovo solo occhi dis-tolti,
 mi lascio fluire e mi diverto sul tempo,
 continuo l'elevazione,
 fra poco saluterò la razza umana,
sorvolo lo spazio-etere a livello delle coscienze - porto il mio vuoto e con esso risucchio nel caos, passo il tempo divertendomi, anche il masochismo fa parte di questo,
direste
non c'è vita, al di fuori delle nostre menti! - non la si guarda, non posso fare a meno di notarla.. come faccio a rinnegarla?
continuo il mio viaggio fra la gente,
abbasso gli occhi verso Terra, anche Lei Vuole.. [la sua parte]
al cuore non comando, lo lascio andare ed io di seguito nuotando



Verde




Primo Buio dopo il Richiamo

Osservo - non troppo distante -
Assenza della luce - sonno nell'apatia di un silenzio gustoso
Osservo -
Immersione, il rilascio è spontaneo
Fare implica - aborto. Impiccagione a Masse Aperte.
Osservo - prisma di luce , riflesso nell'acqua nera del mio occhio
Salto , frammento questo poterlo pensare
Tu vedi, futile il Verbo
Osservo . non troppo distante -
Buio - Assenza della luce... splende
Sonno colorato di una già sentita melodia
Al cuor non sfugge l'ipocrisia
Osservo - spengo il Fare
Lascio andare ,
Sale.


Nessuna Speranza

Maledizione! Sporca illusione
puzza di lercio, sfintere cadaverico
corpo appeso al legno
mental lume costruito da impegno
Astro e Terra non san del duale
L'illusione nasce nel constatare
Puttana - speranza, figlia del dito della Creazione
Soffochi l'io Voglio,
tu comandi io devo
Assurda- speranza, maledizione della settima notte oscura
Male allo spirito punta del Cuore
Umana condizione del vagare
Dimentichiamo, poveri illusi,
Speranza
Mentre il fiume scorre.


Spegni il Lume

Assorto, in questo prato di fiori
Luce solare, crea con il tuo suddividere
Che Armonia,
Risonanza con tutto il creato
-nel citoplasma etere -
Malata ahìme questa Natura.

ma cos'è questa finta voglia di te
ridi, fantasma scrostato
ti viene chiesto di salire sul palcoscenico cosicchè tu possa avere le attenzioni
a tue spese
a tua illusione!
chi si esibisce dietro a quel fantoccio, creatura di fango creata dal mare della noia?
cosa vuole questa aliena entità, parassita vampiro della vita
Dio l'avete sollevato , il pensiero può creare
mai tale demenza si è vista sulla faccia della Terra,
alienate le cortecce cerebrali
alienati gli occhi
gli sguardi e l' adenosina

Blu

Caverna

risuona l'equilibrio
frequenza
specchio, osservazione, centro







Nulla può fermare una Volontà
ci si butta nel fango della sofferenza pur di viverla
si distrugge ogni cosa pur di avere un respiro e se si trova il Senso per quel respiro diventa una continua evoluzione verso il Senso...
Io desidero patire ogni dolore perchè sono masochista pur di vivere l' AMORE VERO delle cose della vita di ogni singolo istante
quel dolore è la forza
di ogni cosa
l'amore è dolore e gioia nel dolore
è piacere nel vivere i sensi e l'anima
è il peso del corpo e della sua continua esistenza nello spazio tempo e la sua fuga dallo spazio tempo per rinconciliarsi con l'energia eterna.


Un buffo aneddoto.
C'erano uomini, essere umani in ogni dove. Continuavano ad urlare e sbraitare il loro essere al nulla, "banane!", "ottimi prezzi", "tecnologia fresca" (congelata) , "l'amore e la libertà" , "giustizia prima di tutto!", "sgualdrine!!! e non dimenticatevi di Gesù Cristo!"... sembravano contenti. Urlavano e si agitavano talmente forte, a tempo di una musica a loro ben nota, cosìcchè qualcuno o qualcosa avrebbe dovuto porci l'orecchio prima o poi.. Fu così che, quasi per caso, passò il vento (egli dava aria a tante cose), e colse le loro parole, che alla fine eran state dette solo per quel motivo, e le rivolse al resto delle cose che esistono e a cui noi non facciamo caso. Elaborarono subito una risposta, degna di uno dei cervelli più sapiens sapiens dei computer oggi in dotazione, ci disse: " PIU' DOLORE PER TUTTI". Qualcuno sorrise, a lui andava bene così, qualcun'altro continuò distratto... a testa bassa. Qualcun'altro, invece, inizio a comprendere ciò che c'è per ciò che è.. e a alla facciazza di tutti, lo accettò...